La Casa dei Bambini Montessori a Firenze

La casa dei bambini è la nostra soluzione parificata per l'infanzia
✓ Metodo Montessori   ✓ Formazione bilingue

In breve…

La casa dei bambini è un ambiente educativo per bambini da 3 a 6 anni che adotta il metodo Montessori e pratica insegnamento bilingue italiano/inglese.

Persone di fiducia appositamente formate, che seguono la pedagogia Montessori per un insegnamento bilingue italiano/inglese in locali adeguati allo scopo.

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Un’alternativa possibile

A Firenze, per tutte le famiglie che cercano soluzioni educative adatte alle proprie esigenze, la casa dei bambini è un’alternativa possibile.

La casa dei bambini unisce la pedagogia Montessori, attenta all’ambiente, ai materiali di sviluppo e alla ricerca dell’autonomia, con la comunicazione empatica, con un linguaggio collaborativo e stimolante, per uno sviluppo armonico di se stessi e degli altri.

Chi sceglie La casa dei bambini sa di poter contare su

  • persone di fiducia, appositamente formate per questo compito
  • locali adatti allo scopo, dove le attività di insegnamento possono svolgersi in piena comodità (e nel rispetto del metodo Montessori)
  • insegnamento bilingue italiano/inglese

Consulta il progetto educativo in pdf [download]

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Calendario e giorni di chiusura

L’apertura di ogni anno scolastico inizia il giorno 1 settembre e termina il 31 luglio.

I giorni di chiusura saranno comunicati alle famiglie in base alle festività di ogni anno.

Orari e tariffe

Dal lunedì al venerdì

  • dalle 8.30 alle 16.00 = quota annuale 5280 euro (rateizzabili mensilmente in 480 euro)
  • quota d’iscrizione = 200 euro

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Cos’è La casa dei bambini?

La scuola dell’infanzia La casa dei bambini nasce in continuità educativa dell’asilo nido La voce dei bambini. In questo modo, i bambini possono avvalersi della pedagogia Montessori dai 12 mesi fino ad 11 anni.

La casa dei bambini è un ambiente di vita, dove si svolgono lavori in libertà. Lo spazio è luminoso, ampio, gradevole nel suo aspetto ed organizzato per aree tematiche. Lo spazio riservato ai più piccoli si integra nell’ambiente con amorevole cura.

Il nostro è un laboratorio di diversità e complessità, perché mescola funzioni sociali e processi naturali.

Il nostro supporto parte dai 6 mesi fino ai 6 anni per condividere i passaggi fondamentali della crescita dei figli, sostenendo nell’apertura mentale ed emozionale, della maternità e paternità, attraverso l’osservazione delle relazioni che permettono di rendere queste esperienze lineari e conoscibili agli stessi genitori.

La casa dei bambini è pensata come un luogo dove le famiglie possono ritrovare familiarità ed intimità e partecipare alla vita insieme ai figli. Sosteniamo il genitore, nel suo bisogno di essere ascoltato con attività di psicodramma, laboratori artistici e gruppi di ascolto.

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Una casa nella scuola

La casa dei bambini si propone come una casa nella scuola, un ambiente di vita, un contesto di lavoro e di libertà.

La classe è organizzata accuratamente, sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista concettuale (in termini di uso progressivo dei materiali). Ed è anche ordinata, per permettere alla “mente assorbente” del bambino di introiettare l’ordine esterno.

Ogni classe è organizzata in aree tematiche, generalmente definite e suddivise dalla posizione degli scaffali. Ciascuna area contiene i relativi materiali, cioè gli oggetti educativi (pratici o strutturati) che consentono al bambino di lavorare in una specifica area tematica.

Le diverse aree tematiche non vengono disposte a caso, ma seguono la regola della connessione: gli oggetti vengono proposti in modo da facilitare al bambino la scoperta delle affinità tra aree, l’uso e il riordino.

Sono presenti materiali della vita pratica, sensoriali e culturali.

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Il metodo Montessori

La casa dei bambini è un ambiente educativo ad indirizzo montessoriano.

Secondo il metodo Montessori il bambino impara facilmente ad autoregolarsi, perché per sua natura è serio, disciplinato e amante dell’ordine.

Maria Montessori è la creatrice della pedagogia moderna, e il suo metodo è diffuso in tutto il mondo. Nel libro Educare alla libertà sono formalizzati i principi fondamentali del suo metodo per l’educazione del bambino.

Come scrive la Montessori…

«Il piccolo rivela se stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi, non quando viene coartato da qualche schema educativo o da una disciplina puramente esteriore».

Date fiducia ai bambini. Fategli eseguire anche i compiti che vi sembrano fuori dalla loro portata. Fateli stare a contatto con la natura. Puntate sui loro talenti.

Educare il bambino all’indipendenza

Servire i bambini significa soffocare le loro capacità. Quindi compito dei genitori e degli educatori è aiutarli a compiere da soli le loro conquiste come imparare a camminare, a correre, a lavarsi.

La madre che imbocca il bambino senza compiere lo sforzo per insegnargli a tenere il cucchiaio, non lo sta educando, lo tratta come un fantoccio. Insegnare a mangiare, a lavarsi, a vestirsi è un lavoro ben più difficile che imboccarlo, lavarlo e vestirlo.

Mai impedire a un bambino di fare qualcosa perché è troppo piccolo

Bisogna dimostrare fiducia e lasciargli svolgere i compiti più facili. Ad esempio un bambino di due anni potrà mettere il pane in tavola, mentre quello di quattro portare i piatti. I bambini sono soddisfatti quando hanno dato il massimo di cui sono capaci e non si vedono esclusi dalla possibilità di esercitarsi.

Non bisogna giudicare la capacità dei bambini in base all’età e non lasciargli fare qualcosa perché troppo piccoli.

Abituare un bambino a fare con precisione è un ottimo esercizio per sviluppare l’armonia del corpo

I bambini sono naturalmente attratti dai particolari e dal compiere con esattezza determinati atti. Ad esempio, lavarsi le mani diventa per loro un gesto più interessante se gli si insegna che poi devono rimettere il sapone nel posto giusto; oppure versare l’acqua è più divertente se gli si dice di stare attenti a non toccare il bicchiere…

E imparare ad agire con precisione è un ottimo esercizio per armonizzare il corpo e imparare il controllo dei movimenti. Uno degli esercizi più utili consigliati dalla Montessori è insegnare ai piccoli ad apparecchiare con diligenza, servire a tavola, mangiare composti, lavare piatti e riporre le stoviglie.

L’educatore montessoriano si limita negli interventi, osserva, rispetta ritmi e tempi, rispetta la libera scelta

L’insegnante deve rispettare il bambino che fa un errore, e indirizzarlo a correggersi da solo. Chiaramente l’educatore deve intervenire in modo fermo e deciso quando il bambino fa qualcosa di pericoloso per sé e per gli altri.

Il maestro deve ridurre al minimo il proprio intervento. Non è un insegnante che sale in cattedra e dispensa dall’alto il suo sapere, ma deve vigilare affinché il bambino non sia intralciato nella sua libera attività. Deve osservare molto e parlare poco.

Mai forzare un bambino a fare qualcosa

Bisogna rispettare il bambino che si vuole riposare da un’attività e si limita a guardare gli altri bambini lavorare. L’educatore non deve forzarlo.

Educare al contatto con la natura

Far vivere il più possibile il bambino a contatto con la natura. Perché il sentimento della natura cresce con l’esercizio. Un bambino lasciato in mezzo alla natura tira fuori delle energie muscolari superiori a quello che i genitori pensano.

Se fate una passeggiata in montagna non prendete il piccolo in braccio, ma lasciatelo libero, mettetevi voi al suo passo, aspettate con pazienza che raccolga un fiore, che osservi un uccellino…

Innaffiare le piante e prendersi cura degli animali abitua alla previdenza

Educate il bambino a prendersi cura degli esseri viventi. Le cure premurose verso piante e animali sono la soddisfazione di uno degli istinti più vivi dell’anima infantile.

Nessuna cosa è più capace di questa di risvegliare un atteggiamento di previdenza nel piccolo che è abituato a vivere senza pensare al domani. Ma quando sa che gli animali hanno bisogno di lui e che le pianticelle si seccano se non le innaffia, il suo amore va collegando l’atto di oggi con il rinascere del giorno seguente.

Sviluppare i talenti e mai parlar male di un bambino

L’educatore deve concentrarsi sul rafforzare e sviluppare ciò che c’è di positivo nel bambino, i suoi pregi e i suoi talenti, in modo che la presenza delle sue capacità possa lasciare sempre meno spazio ai difetti. E mai parlare male del bambino in sua presenza o assenza.

L’ambiente scolastico deve essere a misura di bambino

La scuola deve essere un ambiente accogliente e familiare in cui tutti i mobili e gli oggetti (sedie, tavoli, lavandini…) siano modellati sulle misure ed esigenze dei piccoli. I materiali didattici devono essere appositamente studiati, ad esempio: oggetti da montare, incastri, cartoncini… che favoriscono lo sviluppo intellettuale del bambino e permettono l’autocorrezione dell’errore, cioè il bambino capisce subito se un incastro è sbagliato e sarà portato a cercare l’incastro corretto.

Un bambino posto in un ambiente idoneo a contatto con i materiali giusti e sotto la guida di un insegnante attento e discreto potrà sperimentare e affinare le sue immense potenzialità.

I bambini sono i viaggiatori della vita e noi adulti i suoi Ciceroni

Ciceroni che illustrano brevemente l’opera d’arte e conducono il viaggiatore a osservare le cose più belle affinché non perda tempo in cose inutili e trovi godimento e soddisfazione in tutto il suo viaggio!

Il bambino è come un viaggiatore che osserva le cose nuove e cerca di capire il linguaggio sconosciuto di chi lo circonda. Noi adulti siamo i ciceroni di questi viaggiatori che fanno il loro ingresso nella vita umana…

Per approfondire

Cooperativa sociale

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